Banchetto

[La Sala Grande è grandissima e molto luminosa, grazie alle grandi vetrate che coprono tutta la parete est. Lontano, si vede il mare. La Sala è addobbata con dei veli celesti e si sente una lieve musica, sotto il rumore dei ragazzi che parlano. Le grandi tavole delle casate sono blu scuro con dipinte delle stelle, e sopra stoviglie d'argento e calici di cristallo brillano nella luce del sole. I piatti sono vuoti: per riempirli infatti, basta chiedere ad alta voce cosa desideri. I professori siedono ad un tavolo separato, con uno stendardo con il simbolo di Beauxbatons, parlando tra loro.]

sissi si avvicinò al tavolo...
si guardò attorno e notò alcuni i ragazzi. subito si avvicinò a loro.con un po' di timore li rivolse la parola
"ciao... io sono sissi"

Twy era seduta al tavolo dei professori, il corpetto del vestito elegante che indossava per l'occasione le stringeva in vita, ma sorrideva. Era sempre piacevole iniziare un nuovo anno. Lei amava insegnare. Il ritorno alla routine scolastica ed i nuovi volti che ogni anno arrivavano nelle sue classi erano sempre deliziosi. Anche se già si immaginava a dover salvare alunni del primo anno non abbastanza attenti per capire che una Mandragola non può essere maneggiata come una pluffa...
Beh, sarà divertente., pensò sentendosi fra l'eccitato e il disperato. Dannato carattere lunatico.

Peggy giocherellava con il coltello che stava davanti a lei facendolo ruotare con la punta del dito sul tavolo. Aveva già dato un occhiata a tutti i nuovi arrivati per darsi un idea di cosa aspettarsi e adesso non aveva nient'altro da fare. Seduta accanto a se aveva la professoressa che sapeva essere di erbologia, ormai aveva preso la deformazione professionale di sapere tutto delle persone che aveva attorno anche se ora era regredito al conoscere i nomi o se era pericoloso, quindi si rivolse a lei dicendo.

"Come ti sembrano i nuovi arrivati?"

Voleva fare un attimo di conversazione per combattere la noia e lei gli sembrava una persona abbastanza eccentrica guardando il tatuaggio che intravedeva sulla mano.

Twy si voltò verso la voce alla sua destra, sorridendo sinceramente alla persona che le permetteva di fare un po' di conversazione. Era anche lei una professoressa della sua casata, infatti il suo sguardo volò istintivamente al tavolo Gryffondor, senza che il sorriso lasciasse il suo volto mentre osservava i nuovi studenti.
"Spaesati e impacciati, Peggy, come al solito.", disse, "Ma temo che questo non impedirà loro di aver socializzato abbastanza per disturbare le nuove lezioni.", sospirò appena.

Intravide la prefetta Gryffondor che parlava con alcuni ragazzi al suo tavolo. Bene, almeno i prefetti cercano di farli ambientare..., pensò.

Sorrise Peggy alla risposta della sua collegata, perchè era proprio esatta e non c'era miglior modo per definirli.

"Hai proprio ragione."

Lasciò perdere il coltello ormai annoiata da quel gioco e si giro verso la sua interlocutrice trovandola molto più divertente che giocherellare con un coltello.

"Vabbè, tanto alla fine è quello che ci aspettavamo diventando dei professori, sennò era meglio lasciare prima di cominciare."

Continuò a dire con un alzata di spalle sorridendo a Twy.

sissi, mentre ascoltava i nuovi amici, si guardò intorno.
i soliti quattro tavoli erano disposti nella sala. serpeverde, corvonero, tassorosso e griffondoro chiccheravano allegramente mentre approfittavano del lauto banchetto.
poi spostò lo sgurdo sul tavolo dei professori.
notò che twy e peggy, due professoresse della sua casata parlavano tra loro. per un instante penso che la professoressa di erbologia la stesse guardando ma appena fece per controllare una seconda volta lei si era di nuovo immersa nella convesrazione con la sua compagna.
questo sarà un anno duro.... lezioni e nuove prove mi aspettano. ora che sono pure prefetta tutti si aspettano qualcosa da me e dovrò pure aiutare i nuovi ragazzi del primo anno. speriamo che vada tutto bene

Twy si concesse un risolino. "Oh, ma quando sono piccoli e spaventati sono ancora più docili.", fece notare, "E' quando crescono e devi impedirgli di rubare le foglie allucinogene della Garalghia che iniziano i problemi." Assunse per un secondo un cipiglio pensieroso, "ogni anno impedisco agli alunni degli ultimi anni di mettere qualcuno a conoscenza della sua esistenza, ma i nuovi dimostrano immense abilità nello scoprirla comunque..." Per un istante si chiese se l'altra professoressa l'avrebbe giudicata poco professionale, poi ignorò il pensiero. D'altronde sarebbe stato difficile per lei sembrare 'professionale'. Era pur sempre stata sua l'idea di piantare la Garalghia.

Ridacchiò Peggy quando Twy parlò di quella pianta, la sua storia era davvero bizarra, stavano scerzando sugli studenti e Peggy avevo detto per scherzo di mettere questa pianta allora per calmarli visto che per molte persone era un toccasana, ma Twy con estrema meraviglia di Peggy l'ha messa per davvero, quel giorno poi aveva avuto un eccesso di risate, certi la credono pure pazza da quel giorno.

"Eeeeeeh la cara vecchia pianta allucinogena quanti ricordi. Non sapevo che la tenevi ancora con te."

Twy assunse un'espressione sconvolta: "Non potrei mai ucciderla! La nostra piccola.", poi ride, mostrando di star scherzando. Beh, non proprio, pensa, non potrei certo toglierla dalla serra, sta crescendo così bene. Sarebbe un crimine.
Mise da parte i ricordi prima che le venisse in mente quanti filtri contro l'effetto delle sue foglie aveva dovuto preparare l'anno precedente. Pensò di chiedere qualcos'altro a Peggy, ma poi si perse a guardare fuori dalle vetrate. Scendeva il tramonto.
"Spero che Dede si sbrighi a fare il suo discorso", borbottò, toccando il margine del piatto inquietamente. Il tatuaggio sulla mano venne illuminato per un attimo dalle luci della sala. "O potrei decidere di mangiarmelo.", aggiunse con un mezzo sorriso in volto, lanciando un'occhiata al preside.

Peggy rise con la professoressa per quella pianta ormai diventata leggendaria, seguita da un bel sospiro per riprendere fiato. Quando la professoressa gli ricordo che Dede doveva ancora fare il discorso portò lo sguardo verso le vetrate e quando si accorse del ora sbuffò.

"Eh già hai proprio ragione. Lasciami un pezzettino."

disse ridacchiando per l'espressione di Twy che era esilarante.

Fissò la collega chiedendosi vagamente perché ridesse, poi decise di ignorare la cosa con un'impercettibile alzata di spalle. Batte le dita due volte sul piatto, il desiderio di mangiarsi Dede sempre più incipiente. Aveva fame, era tutto il giorno che si preparava per l'arrivo degli studenti; notò che anche loro mostravano segni di inquietudine. O almeno, tutti tranne i serpeverde. Quelli erano sempre alteri e controllati come statue. Tranne quando decidevano di mettersi a litigare con i suoi studenti, allora tiravano fuori il veleno. Lei era una professoressa, e non avrebbe dovuto far preferenze, ma la sua casata la influenzava abbastanza.

Accantonò quei pensieri, tornando a rivolgersi alla collega: "Comunque, non mi hai detto nulla di questa estate! E' stata piacevole?", chiese, con una scintilla d'autentico interesse negli occhi.

sissi si stava acora guardando attorno e notò che le due professoresse ancora parlavano.
stavano confabolando sotto voce e sembravano divertite.
chissà cosa pensano di me... chissà se si stano scambiando opinioni sui nuovi alievi o se parlano del più e del meno. magari si raccontao come hanno trascorso la serata o magari parlano di una missione segreta che il preside dede gli ha affidato
la ragazza rimase affascinata da quest'ultima ipotesi e così si mise a guardare sognante il piatto. davanti ai suoi occhi, sulla ceramica chiara della stoviglia, si stavano materializzando luoghi buoi e ingressi segreti.
avrebbe tanto desiderato partecipare a una missione del genere